CON LA SCOMPARSA DELLUOMO, IL GORILLA AVRÀ QUALCHE SPERANZA?
oppure
CON LA SCOMPARSA DEL GORILLA, L’UOMO AVRÀ QUALCHE SPERANZA
NOTA DELL’AUTORE
Nelle prime edizioni di Ishmael, includevo una nota che iniziava così: “Ishmael è sempre stato molto più di un libro, per me. È mia speranza che sarà molto più di un libro anche per tanti di coloro che lo leggeranno. Se tu fai parte di questo gruppo, spero che mi farai la gentilezza di metterti in contatto”.
Mi piacerebbe rinnovare questo invito anche ora, aggiungendo solo che, mentro resto in attesa di ricevere le vostre lettere (ognuna di loro sarà let- ta!), dovreste per favore cercare di capire che non mi è possibile rispondere a tutte.
— Ah — dissi. — Ma… ehm… che cos’è successo a quello vecchio? Lui scrollò le spalle con indifferenza. — Sfrattata, credo. Non pagava l’affitto. — Sfrattata? Era una donna? — Per un attimo avevo dimenticato che Ishmael non era il proprietario di se stesso. Mi lanciò un’occhiata dubbiosa. — Credevo che lei conoscesse la signora. — No, conoscevo il… conoscevo… L’uomo rimase a fissarmi. — Senta — ripetei, arrossendo. — Forse hanno lasciato un messaggio per me. — Qua dentro non c’è rimasto niente, a parte la puzza. — Le dispiace se do un’occhiata? Lui si voltò verso la porta e girò la chiave. — È meglio che ne parli con la direzione, okay? Io ho da fare.