Viaggio dentro la mia casa

Quando uscire è impossibile, ogni stanza diventa un luogo da esplorare

Quando ero bambina e non riuscivo ad addormentarmi, di solito svuotavo l’ultimo cassetto di un grande comò dove tenevo carte, fogli, tappi di bottiglia, perline spaiate, chiavi e tutte quelle cose che possono affascinare una ragazzina di dodici anni intrappolata in una stanza alle tre del mattino in una notte d’estate.

Una volta estratti tutti i miei tesori, li prendevo in mano, uno alla volta, e li fissavo a lungo in cerca di significati nascosti. Perché mi sembrava impossibile che non potesse capitare anche a me quello che vedevo puntualmente succedere ai personaggi dei miei libri preferiti che, costretti in situazioni di immobilità, riuscivano ad evadere attraverso la magia di oggetti a prima vista banali.

Adesso quando non riesco a dormire posso scegliere se leggere o ascoltare podcast. Ora che sono adulta posso addirittura alzarmi, guardare la tv, fare una torta e passeggiare per casa senza timore che qualcuno mi sgridi. Però mi è rimasta la curiosità delle cose banali, non più antidoto all’insonnia ma modo d’essere diventato automatismo. Così non c’è volta che mi capiti davanti una scatola di cioccolatini che non mi venga voglia di sollevare la parte di plastica dorata (o argentata) per controllare che non ci sia nascosto sotto qualcosa.

L’isolamento forzato a cui mi ha costretto il covid-19 mi ha dato l’opportunità di concedermi il lusso di lunghe (e lentissime) passeggiate dentro la mia casa, un appartamento al quarto piano nel centro di Cagliari. Per molti anni ho vissuto in case grandi con giardini (front & back yard), garage e spesso erano case con un secondo piano. Adesso i miei spazi abitativi sono molto ristretti e, se escludiamo il pianerottolo e le scale, tutto deve svolgersi dentro i metri quadri dell’appartamento. Se da un lato ho perso superfici calpestabili, dall’altro ho guadagnato intimità.

Ecco allora che l’isolamento forzato trasforma l’appartamento in parco giochi da esplorare e i pochi passi che conducono da una stanza all’altra diventano la mappa di percorsi sorprendenti, miniature di viaggi fantastici. Questo è quello che cerco di riprodurre in questo racconto, registrato in presa diretta tra le stanze di casa.

L’isolamento forzato del covid-19 ed il lusso di lunghe (e lentissime) passeggiate dentro la mia casa, alla ricerca di percorsi sorprendenti.

Author: Cristina Marras

Sono content strategist, giornalista, autrice di installazioni sonore e di radiodrammi. Insegno creazione di contenuti sotto forma di narrazione aziendale, scrittura per il web e scrittura per la radio; aiuto gli studenti del Contamination Lab dell’Università di Cagliari a trovare la narrazione dentro la loro start-up. Per Radio X 96.8FM faccio la roving reporter. Sono autrice della serie web di narrazione urbana Caccia all’Uomo / Manhunt, creata per la app Loquis.

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