Infrasonica

Incontri dell’Open Publishing Fest

Infrasonica è una piattaforma digitale di culture non occidentali nata per documentare, analizzare e parlare del suono, della sua aura, dei suoi aspetti inquietanti, dei suoi legami con il mondo dell’udibile, del nascosto e del sensibile.

Nella sua dichiarazione di intenti, Infrasonica spiega di porsi quale catalizzatore per le vibrazioni emesse da quelle onde che operano ad una frequenza impercettibile all’orecchio umano, frequenze che vengono spesso generate da fenomeni ecologici immensi, come il movimento delle piattaforme tettoniche o le correnti più profonde degli oceani. 

white field with writing and sound spectrum

Infrasonica è una delle organizzazioni che partecipa all’Open Publishing Fest, l’evento pubblico decentralizzato che dal 18 al 29 maggio mette insieme tutte le comunità che credono nel software opensource, nell’open content e nei modelli di open publishing (mi scuso per l’utilizzo di questi termini in inglese, c’è nessuno che mi aiuta a renderli in italiano?).

Per scoprire in che modo gli intenti di Infrasonica vengono declinati al lato pratico, ho incontrato una delle fondatrici, Eloisa Travaglini e ho cominciato col chiederle di raccontarmi quali fossero i suoi suoni preferiti.

L’ intervista include alcuni passaggi dell’opera i@dreamt: Technologies of Enchantment di Patricia Domínguez & Radim Lisa, Terezie Štindlová and Futuro Fósil
Commissioned by the Royal College of Arts, London
Courtesy of the artists and Infrasonica
Link alla feature su Infrasonica: https://infrasonica.org/en/wave-1/idreamt

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