#convocatecidalvivo

Sabato 30 maggio 2020 ore 9.20

Buongiorno Marty, bell’esperimento anche ieri sera ! oggi pomeriggio c’è una manifestazione in piazza de ferrari per la cultura e lo spettacolo; io parteciperò e vorrei fare una diretta sulla radio. Tu puoi esserci ?

Ciao Cris! Si certo posso venire! A che ora inizia la manifestazione?

Roma, Trieste , Palermo, Venezia, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Cosenza, Napoli Catania Genova, ieri in tutta Italia la manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo in 12 città italiane. Persone che chiedono un reddito incondizionato di categoria e protocolli di sicurezza sul lavoro scritti con i lavoratori.

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Persone senza lavoro dall’inizio del confinamento, nessun sostegno previsto dagli strumenti adottati dal governo, persone che hanno chiesto un dialogo e non hanno ricevuto risposta. Persone che non sono considerate degne di essere ascoltate si esprimono con fermezza : #ascoltatecidalvivo.

Abito in un piccolo comune del ponente ligure e ho voluto essere presente a Genova per sostenere artisti e lavoratori e diffondere il grido di dolore nel silenzio delle istituzioni. Nella compostezza e dignità di tutte le persone nella piazza ho sentito tutto il peso della cultura ignorata e dimenticata. Ho pianto.

Ma il dolore si è mescolato alle belle emozioni dell’incontro con Martina, la voce delle fiabe di radiontidoto. Abbiamo condiviso la diretta, e poi ci siamo inoltrate nei carruggi, fino nel cuore della città e in piazzetta delle Erbe siamo rimaste a chiacchierare di sogni, di trasformazioni e della determinazione a costruire il futuro che ci piace.

Ieri, la prima volta a Genova dopo mesi, è stata anche l’occasione per rivedere una cara amica e brindare al nostro incontro e ho provato la gioia semplice del ritrovarsi.

L’arte unisce e cura.

Grazie Martina, grazie Radioantidoto !

Quella mattina Cris, una delle voci di Radio Antidoto che abita a ponente ligure, mi propone di incontrarci quel pomeriggio alla manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo; accetto, ci mettiamo d’accordo sull’orario in cui incontrarci e poi mi documento, dato che non sapevo di questa iniziativa.

E’ un evento importante, a livello Nazionale, dove si sono uniti artisti e tecnici del mondo della cultura e dello spettacolo, due aspetti fondamentali in cui da sempre viene riconosciuta l’Italia internazionalmente, ma che purtroppo tutti tendono a dimenticare.

E’ la prima volta che incontro Cris, mi domando come sarà di persona, quale sarà la sua storia.

Pomeriggio, arrivo a Piazza de Ferrari. C’è parecchia gente, la manifestazione è molto sentita; un manifesto dell’evento mi mostra l’elenco dei 12 capoluoghi italiani che partecipano all’evento.

Non ho idea di che aspetto abbia Cris, la cosa un po’ mi preoccupa; provo a mandarle un messaggio su telegram mentre mi guardo attorno, e incrocio lo sguardo con un paio di occhi sopra una mascherina. Abbiamo entrambe la consapevolezza che siamo chi stiamo cercando, e a quel punto la chiamo per nome.

Ci siamo trovate, l’abbraccio anche se non si dovrebbe farlo e rischio di incorrere in una multa.

Ci prepariamo alla messa in onda, facciamo foto e video, sentiamo l’aspettativa del momento. Una sirena e una voce annunciano l’inizio della manifestazione, invitando tutti ad entrare nei cerchi bianchi che hanno segnato con il gesso; Cris segna nel suo “Radio Antidoto”, io nel mio ci metto “Cantastorie”.

Leggono il documento consegnato ai diversi rappresentanti dello Stato e del mondo del lavoro, poi partono i 5 minuti di silenzio.

Guardo il mio cerchio, poi guardo quello di Cris e quelli degli altri manifestanti: ballerini, musicisti, attori, tecnici. Ognuno ha il suo cerchio. Però è “sbagliato”: non siamo ognuno nel proprio cerchio, ma siamo tanti in un unico cerchio. E’ proprio quell’unico cerchio che ha spinto alla redazione di quel documento; è giusto avere la distanza di sicurezza per la questione di salute, ma ognuno di noi non è chiuso nel suo cerchio.

Così raggiungo la mano di Cris e gliela stringo. Siamo entrambe Radio Antidoto, siamo entrambe persone che raccontano storie. Affrontiamo insieme il silenzio.

Conclusi i 5 minuti, trascino con me Cris a parlare con una ballerina e un attore, a chiedergli della loro vita prima e dopo il Covid, quello che sperano possa cambiare e migliorare per il lavoro che amano, le loro sensazioni in quel silenzio.

Cerco di creare connessione, ma la sirena riparte di nuovo, vogliono rileggere di nuovo il documento e ripetere il silenzio; poi fanno sollevare gli oggetti portati alla manifestazione. Libri, scarpe da ballo, un metro da sarta, strumenti musicali, cavi e prese elettriche.

Siamo un unico cerchio, dove ognuno ha il suo ruolo. Un corpo unico per una speranza unica.

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