Seconda puntata di Randomity dedicata agli erranti, i viandanti, i caminanti, di ogni provenienza e epoca. Dalla passacaglia, l’antica forma musicale dei musici girovaghi di Spagna, alla musica dei Touareg del Mali, passando per il Canto notturno del viandante di Goethe musicato dai grandi compositori romantici come Schubert e Liszt, i canti dei marinai e pirati e il vastissimo repertorio musicale di zingani e gitani. Erranti per scelta, per necessita’, errante come stato mentale…
errante agg. [part. pres. di errare; nel sign. 2, calco del fr. errant, part. pres. dell’ant. errer «camminare», der. di erre «viaggio», che è il lat. iter]. – 1. Che erra, che va qua e là (anche con valore di vero e proprio participio): le fiere e. nelle selve; quindi nomade, senza fissa dimora: Canto notturno di un pastore e. dell’Asia (Leopardi); stelle e., i pianeti (contrapp. alle stelle fisse). Detto dell’occhio, della mente, del pensiero: Brilla nel guardo errante Di chi sperando muor (Manzoni); Ove l’errante fantasia mi porta (Foscolo).
Ecco il podcast per riascoltare la puntata: