Maestri, gatti e magia: viaggio esoterico nell’ebraismo dell’Europa orientale.

In primo luogo l’uomo descritto non zoppicava da nessuna delle due gambe, non era di statura né bassa né gigantesca, ma semplicemente alta. Riguardo ai denti, a sinistra aveva capsule di platino, e a destra d’oro. Indossava un costoso completo grigio e scarpe di fattura straniera, intonate al vestito. Il berretto grigio lo portava sulle ventitrè con fare disinvolto, sotto braccio teneva un bastone da passeggio col pomo nero a foggia di testa di cane barbone. Poteva avere una quarantina d’anni o poco più. La bocca un poco storta. Rasato con cura.Bruno. L’occhio destro nero e il sinistro, chissà perchè verde. Sopracciglia nere, ma una più alta dell’altra. Per farla breve, si trattava di uno straniero.”

M. Bulgakov, Il Maestro e Margherita

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