Beh a dire il vero ci pensavo gia’ da un bel po’, ma forse complice il mal di denti di questo fine anno ho deciso di partire. Il genere si definisce a posteriori, per ora cryptopunk (creato sulla falsa riga di cyberpunk) e’ solo una parola.
Pero’ le parole sono importanti.
La call per ora la trovate su github: si tratta di un “concorso letterario orizzontale in flusso”, molto stile radioantidotista, che porti alla luce racconti brevi di fantascienza “crypto”. Blockchains, crittografia, utopia, distopia, anytopia, come cambia il mondo con questo sincretismo digitale, con i contratti automatici, con la tecnocrazia che spinge?
Grattate i cassetti o ancora meglio mettetevi alla tastiera e fateci sapere la vostra.
I migliori racconti verranno pubblicati in un antologia e magari troviamo anche un premio per i migliori in assoluto.
Sono valide tutte le lingue e tutti i dialetti, per cui scrivete in cio’ che conoscete meglio…
Qui la trasmissione in cui racconto la storia a modo mio, con la colonna sonora degli amici Bardamu’
buon divertimento.