L’esercito dei calzini gialli in quarantena

Radio Antidoto è partita in tempi non sospetti – prima che il coronavirus appestasse la routine e la frenesia delle nostre vite, prima che venisse ufficializzata la pandemia dall’Oms. Molte voci, tutte recluse in case sparse in giro per l’Europa, che raccontano le giornate all’apparenza tutte uguali e in realtà tutte diverse.

Radio Antidoto – nata da un’idea di Mosè Previti e sposata da Federico Bonelli – sta trasmettendo le vite degli altri, sta passando dischi, sta leggendo poesie e libri, sta mettendo in connessione sconosciuti di tutto il Mondo.

Affrontare la reclusione in compagnia di Radio Antidoto è più facile. È diventato un appuntamento fisso, una di quelle (nuove) abitudini che scandiscono il tempo della quarantena. Una consolazione a suon di chiacchiere e incontri, solo virtuali al momento.

La settimana di Radio Antidoto

silvia in quarantena a parigi
Silvia ascolta Radio Antidoto da Parigi

Il palinsesto di Radio Antidoto è un palinsesto eterogeneo, ed è anche questo a renderla stupefacente. Quante vite possiamo vivere ascoltando solo una radio? La settimana (da domenica a domenica) è trascorsa con le disavventure di Giulia che vive a Bruxelles e che al mercato ha fatto cadere l’olio e tutti ci siamo precipitati a suggerire dei rimedi “anti-sfiga”, ma anche con Cristina che da Cagliari racconta di non avere senso dell’orientamento e svela i suoi sogni.

E poi c’è Silvia da Parigi che da un paio di giorni lavora da casa e i suoi responsabili non le danno tregua, nonostante il momento di crisi. C’è anche Fabio, che da Lucerna ci parla delle serie tv da vedere, per smaltire la noia, e di come è strano ma bello festeggiare i compleanni a casa, giocando a racchettoni, magari.

Vittorio trasmette su Radio Antidoto alle 15
Vittorio trasmette da Messina

Poi ci sono Vittorio e Asbesto, con loro che è come andare sulle montagne russe. E, infine, Fredd e Celeste ci mettono a letto raccontandoci le storie e la musica che hanno letto e ascoltato e ci chiedono di ricordare come sono gli abbracci.

«Gli abbracci sono come le caramelle gommose, una volta che ne assaggi una le vorresti mangiare tutte. Rimangono incollate ai denti e staccarle diventa difficile. Così sono gli abbracci». Mi dico. Che sciocchezze.

Tutto cambierà

Durante le trasmissioni di Radio Antidoto ci diciamo cosa faremo una volta che finirà questo incredibile periodo storico che stiamo vivendo, sicuramente faremo festa.

Ci incontremo davvero, faremo un raduno in spiaggia e ci abbracceremo, ma qualcosa – ci diciamo sull’etere – cambierà. Il nostro atteggiamento spavaldo nei confronti della natura dovrà assolutamente essere diverso, ci dovremmo impegnare a essere più gentili ed equilibrati.

Le onde

Giulia trasmette su Radio Antidoto alle 11
Giulia trasmette da Bruxelles

Per chi è abituato ad osservare il mare come chi vive su un’Isola – come noi messinesi, è un po’ una sofferenza starci lontano. E allora sapete qual è l’antidoto? Sintonizzarsi su Radio Antidoto perché quando dormono tutti, arrivano le onde del mare che si stagliano sull’etere.

La programmazione di Radio Antidoto

Per ascoltare i programmi di Radio Antidoto basta andare su: http://radio.dyne.org/trasformatorio.mp3

Se avete voglia di trasmettere e/o interagire con Radio Antidoto, invece, basta andare su: http://tiny.cc/RadioAntidoto-ascoltatori.

(articolo pubblicato su normanno.com)

Author: Alessandra Mammoliti

32 anni che sento tutti. Per metà esistenza sono stata davanti al microfono di RadioStreet. Adesso scrivo per Normanno, un quotidiano locale della mia città, la bedda Messina. Mi occupo di arte, cultura e gin tonic, soprattutto il venerdì. Il mio antidoto per la reclusione forzata è improvvisare, tutti i giorni.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *