Ieri, con Federico e Diego abbiamo incontrato Tiziana Migliore, e Arlo Bigazzi. Non abbiamo chiesto da dove vengono, ma dove vanno.
Abbiamo parlato de “la dimensione nascosta” e di quello che l’uomo, pur con gradienti culturali diversi, non può fare a meno: sentire l’altro con i sensi.
Diego Repetto: in questo terzo episodio si è parlato di “stasi dell’immaginazione” subita nel periodo del lockdown, della necessità di essere più flessibili per far fronte a una nuova quotidianità come conseguenza della pandemia, della dimensione nascosta di Edward Hall in cui diventa importante il sentire l’altro con i sensi, della riappropriazione da parte della natura di ambienti urbani, del confronto tra l’ottimismo e il pessimismo generato dall’uso della tecnologia digitale in quest’ultimo periodo…
Un dialogo aperto in cui si sono delineati nuovi stimoli per ripensare gli spazi e gli eventi culturali, oltre a portare il ragionamento su scala urbana.
Con lo stesso spirito del giovane utopista Majakovskij (di cui Arlo Bigazzi con Chiara Cappelli, Francesco Cusumani e Lorenzo Tommasini hanno creato lo spettacolo “Majakovskij! Il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro del ragazzo”) si è giunti alla consapevolezza che per rendere il nostro presente migliore dobbiamo attuare una rivoluzione del pensiero, una strategia di resilienza in grado di stimolare la creazione di nuovi progetti.